Dichiarazione di rinuncia all'eredità

COSA È

Chi non intende accettare un’eredità deve fare espressa rinuncia mediante dichiarazione ricevuta da un notaio o dal Cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione (luogo dell’ultimo domicilio del defunto). La rinuncia all'eredità non può essere sottoposta ad una condizione o ad un termine, né può essere limitata solo ad una parte dell'eredità. La rinuncia all’eredità da parte di un soggetto incapace (minore, interdetto o inabilitato) può essere fatta esclusivamente con l’autorizzazione del Giudice Tutelare.

CHI LO PUÒ RICHIEDERE

Utenti chiamati all’eredità (potenziali eredi)

DOVE SI RICHIEDE

Cancelleria della Volontaria Giurisdizione

Piano: 3

Stanza: A bis

Orario di apertura: Dal lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

Si osserva che:

  • La dichiarazione si effettua presso la Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale del circondario dove aveva l’ultimo domicilio il defunto;
  • La dichiarazione può essere effettuata anche presso qualsiasi ufficio notarile a prescindere dal domicilio;
  • La richiesta di autorizzazione per il soggetto incapace (minore, interdetto o inabilitato) si effettua presso il Tribunale del circondario dove risiede il soggetto.

COSA OCCORRE

  • Certificato di morte del defunto rilasciato da comune di residenza;
  • Copia del Codice fiscale e del documento di identità del defunto;
  • Copia del Codice fiscale e del documento d’identità valido del/i rinunziante/i (in caso di interdetto o incapace occorre la copia sia per la persona rappresentata che per la persona che rappresenta);
  • Copia del testamento
  • In caso di rinuncia per conto di incapace o minore, copia autentica dell’autorizzazione del Giudice Tutelare.

QUANTO COSTA

  • N. 1 marche da bollo da € 16,00;
  • Imposta di registro da € 200,00 da pagare tramite F24 scaricato dal sito del Tribunale sezione modulistica  (Deve essere consegnata in Tribunale la copia recante la dicitura "copia per l'eventuale presentazione all'ufficio" e con stampigliatura e firma in originale da parte del concessionario/banca/poste).

TEMPO NECESSARIO

A vista

A COSA PRESTARE ATTENZIONE

La rinuncia all’eredità è un atto giuridico che può sembrare semplice, ma comporta conseguenze importanti, soprattutto in presenza di figli.
Chi decide di rinunciare all’eredità deve sapere che, in base al principio della rappresentazione, i propri discendenti — inclusi i figli minorenni — subentrano automaticamente nella posizione del rinunciante. Questo significa che, anche se il genitore rinuncia, i figli possono diventare eredi al suo posto, con tutti i diritti e gli obblighi che ne derivano.
Questa situazione può diventare particolarmente delicata quando l’eredità è gravata da debiti. In tali casi, è fondamentale verificare che anche i soggetti subentrati per rappresentazione rinuncino all’eredità, per evitare che si trovino a rispondere dei debiti del defunto.
Nel caso di figli minori, la rinuncia non può essere effettuata liberamente dai genitori: è necessaria l’autorizzazione del giudice tutelare. Si tratta di una tutela prevista dalla legge per proteggere gli interessi del minore, e richiede l’avvio di un’apposita procedura presso il tribunale competente.
In sintesi, prima di rinunciare a un’eredità è sempre consigliabile valutare attentamente le implicazioni familiari e legali.